Il Bando “Resto al Sud 2.0”: Come funziona e a chi è rivolto

Hai un’idea imprenditoriale ma ti mancano i fondi per realizzarla?

Sei un giovane professionista con la voglia di metterti in proprio e contribuire allo sviluppo del tuo territorio?

Il bando “Resto al Sud“, gestito da Invitalia, è esattamente quello che fa per te.

Ecco tutto ciò che devi sapere su questa grande opportunità.

Cos’è “Resto al Sud”?

Resto al Sud è un’iniziativa strategica promossa e gestita da Invitalia, l’agenzia nazionale che si occupa dello sviluppo economico e imprenditoriale in Italia.

Questo incentivo è stato creato per favorire concretamente la nascita e la crescita di nuove attività imprenditoriali e libero-professionali, con particolare attenzione alle regioni del Mezzogiorno, ai comuni colpiti dal sisma nel Centro Italia e alle isole minori del Centro-Nord, territori storicamente penalizzati da un punto di vista economico e occupazionale.

Attraverso un supporto finanziario completo, composto in parte da un contributo a fondo perduto e in parte da un finanziamento bancario garantito, “Resto al Sud” permette a giovani imprenditori e professionisti di trasformare idee e progetti innovativi in realtà aziendali solide e sostenibili.

L’obiettivo finale dell’incentivo è duplice: da un lato, stimolare lo sviluppo economico e sociale nelle zone meno sviluppate del Paese; dall’altro, offrire una risposta concreta alle difficoltà dei giovani che vorrebbero creare un’impresa, ma non hanno a disposizione il capitale necessario per farlo autonomamente.

In questo modo, “Resto al Sud” diventa una vera opportunità per rilanciare il territorio attraverso l’innovazione, l’occupazione e l’iniziativa imprenditoriale.

Chi può partecipare?

Il bando “Resto al Sud” si rivolge a una platea molto ampia di cittadini italiani, con un range di età particolarmente esteso, dai 18 fino ai 55 anni, anche se pone una speciale attenzione alla fascia intermedia tra i 25 e i 40 anni, ritenuta cruciale per lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali.

Questa scelta mira a coinvolgere principalmente giovani adulti nel pieno della loro vita professionale, spesso pronti e determinati a realizzare progetti imprenditoriali ambiziosi, ma frenati dalla mancanza di risorse economiche iniziali.

L’incentivo è destinato a persone che vivono o hanno intenzione di trasferirsi in specifiche aree del territorio italiano che necessitano maggiormente di stimolo economico e sociale.

Tra queste troviamo tutte le regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), caratterizzate da un tessuto economico che richiede interventi mirati di sostegno e crescita; i 116 comuni colpiti dal terremoto del Centro Italia nelle regioni Lazio, Marche e Umbria, territori ancora fortemente segnati dagli eventi sismici e bisognosi di una forte ripresa economica; e infine le isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord, realtà territoriali piccole e spesso isolate che possono trarre grandi benefici dallo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e professionali.

Infine, il target di riferimento include un ampio spettro di profili professionali: diplomati e laureati che desiderano investire nella propria formazione per avviare un’attività autonoma; disoccupati e lavoratori insoddisfatti che cercano un cambiamento radicale e vogliono mettersi in gioco; neolaureati che preferiscono l’autoimprenditorialità rispetto al lavoro subordinato tradizionale; e professionisti già attivi che intendono rendersi autonomi, sfruttando le proprie competenze in modo indipendente.

In sostanza, “Resto al Sud” offre una preziosa opportunità a tutte quelle persone che desiderano dare una svolta significativa alla propria carriera e alla propria vita personale, contribuendo allo stesso tempo alla crescita e al rilancio delle aree più bisognose d’Italia.

Cosa finanzia il bando?

Il bando “Resto al Sud” rappresenta una risposta concreta alle esigenze di chi desidera avviare o espandere un’impresa in determinati settori strategici per il rilancio economico e sociale delle aree coinvolte.

Le attività finanziate dal bando coprono un ventaglio estremamente ampio, così da permettere a molti giovani imprenditori di trasformare le proprie passioni e competenze in un lavoro concreto e redditizio.

In particolare, il bando sostiene pienamente le attività nel settore industriale e artigianale, un ambito cruciale per la crescita economica e la conservazione di competenze tradizionali che rischiano di perdersi.

Viene data particolare attenzione anche alla trasformazione dei prodotti agricoli, alla pesca e all’acquacoltura, settori che, specialmente al Sud e nelle isole, rappresentano fonti essenziali di reddito e occupazione.

Inoltre, il bando copre anche attività legate alla fornitura di servizi sia alle imprese che alle persone, rispondendo così a una domanda sempre crescente di assistenza, consulenza e servizi qualificati.

È finanziabile anche il settore del turismo, un elemento chiave per molte delle regioni coinvolte, grazie al loro straordinario patrimonio naturale, culturale e artistico.

Non mancano poi opportunità per chi intende dedicarsi al commercio, sia esso tradizionale o digitale, settore fondamentale per dinamizzare le economie locali.

Infine, il bando comprende anche le attività libero-professionali, consentendo ai professionisti di creare studi o società professionali indipendenti, valorizzando così competenze specifiche e altamente qualificate.

Tuttavia, è importante sottolineare che sono escluse le attività agricole in senso stretto, cioè quelle di produzione primaria, che sono generalmente supportate da altri strumenti e misure di finanziamento specifiche.

In sintesi, con questa diversificazione delle attività finanziabili, “Resto al Sud” vuole garantire un sostegno reale ed efficace a una vasta gamma di progetti imprenditoriali innovativi e sostenibili, capaci di contribuire in maniera significativa alla ripresa e allo sviluppo economico e sociale delle regioni coinvolte.

Come funzionano i contributi?

Il bando “Resto al Sud” offre un sistema di finanziamento particolarmente vantaggioso, pensato per eliminare una delle barriere principali all’avvio di un’attività imprenditoriale: la mancanza di capitali.

Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili, rendendo il bando uno degli strumenti più completi e accessibili nel panorama degli incentivi pubblici italiani.

Il sostegno si articola in due modalità principali:

  • 50% sotto forma di contributo a fondo perduto, ovvero una somma che non deve essere restituita e che consente di affrontare le spese iniziali in modo più sereno e concreto.

  • 50% attraverso un finanziamento bancario, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI, con interessi interamente a carico di Invitalia.
    Questo significa che il beneficiario non solo ha accesso a un prestito senza dover fornire garanzie personali, ma può anche usufruire di un supporto finanziario senza l’aggravio degli interessi.

Gli importi massimi finanziabili variano in base alla forma giuridica del progetto imprenditoriale:

  • Fino a 50.000 euro per ciascun richiedente.
  • Fino a 200.000 euro per società composte da quattro soci.
  • Fino a 60.000 euro per le imprese esercitate in forma individuale.

Ma non finisce qui.

A supporto della fase di avvio e gestione dell’attività, il bando prevede anche un ulteriore contributo a fondo perduto per il capitale circolante, ovvero per affrontare spese operative e gestionali (es. materie prime, utenze, marketing, affitti, fornitori):

  • 15.000 euro per le ditte individuali e per le attività libero-professionali svolte in forma individuale.
  • 10.000 euro per ciascun socio, fino a un massimo di 40.000 euro per le attività svolte in forma societaria.

Questo pacchetto di incentivi, studiato in maniera estremamente flessibile, consente di sostenere tanto l’acquisto di beni strumentali e attrezzature quanto la gestione quotidiana dell’impresa, riducendo al minimo l’indebitamento e facilitando un avvio più sicuro e strutturato.

Grazie a questa formula, “Resto al Sud” rappresenta non solo un’opportunità finanziaria, ma anche una leva strategica per incoraggiare una nuova generazione di imprenditori a costruire il proprio futuro nei territori che più hanno bisogno di sviluppo e innovazione.

Novità e aggiornamenti 2025

La dotazione finanziaria totale del bando è stata potenziata, raggiungendo i 1.250 milioni di euro, per rispondere a un crescente interesse verso l’autoimprenditorialità e favorire ulteriormente la ripresa economica post-pandemia.

A chi è particolarmente utile questo bando?

Resto al Sud” si rivolge in particolare a diversi segmenti:

  • Aspiranti imprenditori: Giovani con idee innovative, che hanno bisogno di supporto iniziale per concretizzarle.
  • Professionisti in transizione: Coloro che desiderano avviare un’attività autonoma sfruttando le proprie competenze maturate.
  • Imprenditori seriali: Chi cerca nuove opportunità per espandere o diversificare le proprie attività.
  • Neolaureati: Giovani che preferiscono autoimpiego al tradizionale lavoro dipendente.
  • Rientranti: Persone originarie del Sud Italia che vogliono tornare alle proprie radici creando impresa.

Perché partecipare?
Bisogni, desideri e frustrazioni

Chi desidera partecipare al bando “Resto al Sud” solitamente:

  • Ha bisogno di capitali per avviare un’attività.
  • Cerca supporto per affrontare le complessità burocratiche.
  • Vuole consulenze mirate per migliorare le probabilità di successo.
  • Desidera assistenza nella redazione di un business plan efficace.

Queste persone sognano l’indipendenza economica e professionale, vogliono contribuire concretamente allo sviluppo del territorio, trasformando passioni e idee in realtà imprenditoriali.

Tuttavia, alcune frustrazioni comuni riguardano:

  • La complessità percepita della burocrazia.
  • Il timore di non avere le competenze sufficienti.
  • Difficoltà nel reperire informazioni chiare.
  • Preoccupazioni sui tempi di approvazione e sostenibilità del progetto.

Per affrontare al meglio queste sfide, un supporto esperto e competente come quello offerto da Nocera Consulting può fare la differenza, facilitando l’accesso alle opportunità offerte dal bando e aiutandoti a trasformare il tuo sogno imprenditoriale in realtà.